Europa molto lontana
Michele Serra, qualche settimana fa, ha fatto una proposta abbastanza ingenua, ha scritto due righe tanto per pagarsi la spesa:
Tutte le forze democratiche del vecchio continente – tante, dunque: tanti partiti di governo e di opposizione, tante associazioni, tante personalità conosciute e rispettate, tanti intellettuali, un sacco di gente nota e ignota, un immenso esercito nemmeno poi così disperso – organizzano, nello stesso giorno in ogni capitale d’Europa, una grande manifestazione per l’unità europea. Solo bandiere blu con il cerchio di stelle gialle. Non a favore dell’Ue così com’è, ma a favore di come potrebbe diventare: Stati Uniti d’Europa.
La cosa ha preso piede e domani questa manifestazione si farà a Roma. (Non ho notizie di altre parti d’Italia e d’Europa, ma è un problema mio che non mi sono informato.)
Come vedete è una proposta molto semplice a cui si può dire sì, grazie e no, grazie. Si può anche dire vorrei ma non posso, come il sottoscritto. Le varie scelte poi si posso anche argomentare, ma l’unico argomento dignitoso per il no grazie è un No, non credo che gli Stati Uniti d’Europa siano una bella idea. E’ una cosa che mi sta sul culo.
Invece ho assistito ai commenti più incredibili:
1) Michele Serra mi sta sul cazzo perché scrive cose orribili. (Poteva andare peggio. Serra poteva essere stronzo come coso, lì, come si chiama? Ecco, quello. E invece è una persona per bene.)
2) la manifestazione non è abbastanza pacifista (peccato che non sia quello il tema.) Come variante di pacifista potete metterci un’altra inclinazione politica a vostro piacimento.
3) E ma se poi ci sono quelli pro/contro qualcosa che mi sta sul culo? Non voglio mischiarmi a loro. (Non ci saranno bandiere, per scontentare quelli del punto 6.)
4) Le manifestazioni sono inutili. (Ma prima sentiamo cosa ne pensa Estiqaatsi.)
5) Non conosco nessuno che vorrebbe andarci. (v. punto 4.)
6) Perché non si possono portare le bandiere dei partiti? (Per accontentare quelli del punto 3.)
7) Ma siamo solo noi in Italia che vogliamo gli Stati Uniti d’Europa, nessun altro li vuole. (Ok, ma se uno che vuole una cosa non sa quanti sono quelli che la pensano come lui, come fa a saperlo? La manifestazione serve proprio a questo. Se sarà un successo bene, altrimenti, amen.)
Forse mi sono perso sicuramente qualche altra reazione, ma è chiaro che di fronte a una proposta semplicissima che più semplice non sarebbe stata possibile, i mille distinguo fioccano come popcorn nel microonde. Una idea, dieci ma io la farei diversa. A questo punto è chiaro che questa idea avrà vita brevissima. Ma sarà anche giusto che paesi con idee più chiare delle nostre, ma non necessariamente migliori e a volte nemmeno democraticamente condivise, come USA, Russia, Cina o chi per loro, detteranno la nostra agenda politica. Io continuerò a rimanere orfano politico, ormai mi sento definitivamente come Nanni Moretti.
Termino col dire che questa idea degli Stati Uniti d’Europa l’ho sempre avuta in mente dal 2000 e nel 2022 l’ho anche scritto qui. Poi, per fortuna, io non sono Michele Serra e giustamente nessuno mi ha cagato. Mi sono risparmiato molte notti insonni e delusioni.